05 maggio 2013

L'evoluzione tecnologica della specie

A lungo mi sono chiesto cosa sia naturale o innaturale, in primo luogo me lo sono chiesto per dare fastidio ai vari oppositori di una qualsiasi tecnologia che non riescono pienamente a comprendere. Quante volte si è sentito dire: "Gli esseri umani non sono fatti per questo, non sono fatti per quest'altro". Figuratevi che l'introduzione dell'automobile fece temere per la salute umana in quanto il corpo umano non era fatto per andare a 20 Km/h.
Poi in realtà la domanda mi è parsa sensata, se eliminiamo tutte le varie considerazioni religiose paranoiche o dettate da semplice ignoranza, il chiedersi cosa è "naturale" non è così scontato.
Ho provato a definire una cosa "naturale" come qualcosa che sia possibile in natura. Da tale definizione tutto quello che esiste è naturale (eccetto i miracoli, quelli non sono possibili in natura quindi sono innaturali quindi dio inquina, viva il sillogismo aristotelico), non siamo in grado di andare contro le leggi della fisica. Quando effettivamente controvertiamo delle leggi della fisica, ovvero tutte le volte che scopriamo qualcosa di nuovo, ci limitiamo a riformularle ed adattarle, esattamente come fece Galileo con la teoria dei gravi. Quindi come definizione di "naturale" per quanto buona ed esatta è assolutamente inutile, in quanto non mi fa capire se qualcosa è giusto o sbagliato per gli uomini.
Se definiamo come cosa "naturale" ciò che non è fatto da esseri umani parte del problema si risolve, ma ancora un sacco di cose risultano innaturali come vestiti, case, missili. Con questa definizione si dovrebbe includere un sacco di roba "artificiale" che tipicamente consideriamo "naturale". Quasi tutti i vegetali che mangiamo sono frutto di una intensa selezione artificiale (vi siete mai chiesti come facciano i clementini a riprodursi senza semi? O le banane?), stessa cosa si applica a tutti i nostri animali da allevamento o compagnia. L'esempio eclatante è il cane, in teoria fa parte della stessa specie dei lupi, infatti sono interfecondi.

Lupo
Lupo?
Quindi quasi tutto quello che ci circonda è "innaturale", anzi se facciamo una analisi accurata anche gli stessi esseri umani sono "artificiali". Prima di noi sulla terra si sono avvicendanti vari tipi di ominidi, l'homo erectus, l'homo abilis, l'homo di Cro Magnon. Questi erano dotati di una tecnologia piuttosto avanzata e sono sopravvissuti grazie ad essa, le donne di tali ominidi hanno selezionato non i più forti ma i più intelligenti ed abili (anche se vedendo certi meravigliosi esemplari di umano il dubbio che ciò sia effettivamente avvenuto sovviene), quindi hanno attuato una sorta di selezione "artificiale", creando di fatto la nostra artificialissima razza. Ovviamente si può obiettare che non avessero un piano specifico (mi porto a letto quello abile a fare punte di freccia in selce così tra centomila anni costruiremo lo space shuttle), ma anche chi ha scoperto la pennicillina non aveva un piano specifico (aveva dimenticato la finestra aperta e la muffa della pennicillina contaminò tutte le sue colture batteriche uccidendole).
I primi esemplari della nostra specie non sono nati nudi come i biblici Adamo ed Eva, ma con lance di selce affilate come rasoi, archi, canoe, vestiti di pelli e fibre intrecciate, il fuoco ed una cultura complessa. Prendiamone atto, l'uomo in natura non esiste, e se mai è esistito aveva questo aspetto
Tette
Per quanto la nostra tecnologia sembri incredibilmente avanzata il divario concettuale che separa un laser industriale da un pugnale di selce è meno ampio del divario che corre tra lo stesso pugnale di selce ed un qualsiasi strumento presente nel mondo animale (ops, pare non ce ne siano).
Quindi se proprio dobbiamo lamentarci di una qualche tecnologia che non amiamo particolarmente, cerchiamo di farlo portando delle motivazioni più sensate del semplice "non è naturale" (dio lo vieta rimane una motivazione insensata).